SEO Copywriting for dummies: breve guida introduttiva
Cosa rende un Web Copywriter un vero SEO Copywriter? Cerchiamo di capire insieme le competenze che deve avere uno scrittore del web per essere visibile agli occhi di Google padroneggiando le tecniche di Seo Copywriting.
SEO Copywriting cos’è
Hai un talento innato per la scrittura, hai tante cose da dire ma non sai da dove iniziare perché il mondo del web per te è un enigma? Niente paura. La gran parte dei Web Copywriter in circolazione è partita da zero per combinare le proprie doti di scrittura con le tecniche di visibilità online.
Scrittura originale e di qualità
Non snaturarsi mai, questo è il segreto. Anteporre le tecniche di ottimizzazione SEO alla qualità di scrittura di un testo non è una scelta troppo oculata: sii consapevole che dall’altra parte dello schermo ci sono persone reali, non solo utenti da attirare sul tuo sito o blog. Il testo che proponi deve essere ottimizzato lato SEO (scopriremo poi nel dettaglio), ma anche originale e interessante per il lettore. Trova l’equilibrio tra questi due aspetti e avrai la ricetta giusta tra le mani!
Pubblico di riferimento
Dopo la scelta del tema da trattare, un bravo SEO Copy deve sempre focalizzare il suo articolo su un determinato pubblico di riferimento. Se avessimo voluto indirizzare questo stesso articolo a un esperto SEO che vuole apprendere l’arte del Web Copywriting, che titolo avremmo potuto scegliere? Esempio:
“Web Copywriting: come può un SEO Specialist imparare a scrivere online?”
Questo è solo un esempio, ma fa comprendere come il lettore capisca già dal titolo se un determinato testo possa davvero essere di suo gradimento.
Web Copywriting: non trascurare la SEO!
Prima di vedere in pratica i punti fondamentali del SEO Copywriting, c’è da dire anche un’altra cosa: come non si deve trascurare la qualità di stesura dei testi, non si può neanche considerare la SEO come un semplice optional. Le tecniche di ottimizzazione hanno pari importanza e sono necessarie in vista di una corretta indicizzazione e un conseguente posizionamento degli articoli sui motori di ricerca.
In parole povere, se scrivi un capolavoro ma non usi la SEO, chi ti potrà leggere? Se non vieni trovato su Google avrai gli stessi identici problemi di chi ha scritto un pezzo di bassa qualità.
Scelta delle keywords
Una volta tirato fuori l’argomento cardine del tuo articolo, puoi finalmente iniziare la ricerca delle keywords o parole chiave. Ma cos’è una keyword? Si tratta di una o più parole che gli utenti utilizzano nelle loro ricerche su Google per trovare un’informazione, un prodotto, un servizio o un sito web specifico.
Se il tuo pezzo, ad esempio, tratta di cinema italiano, ti concentrerai sulle keywords più attinenti al mondo del cinema del nostro paese. Esistono strumenti utili a trovare le parole chiave strategiche, solitamente quelle più ad alto volume di ricerca. Tra questi tools alcuni sono solo di base, ovvero danno indicazioni sulle keywords sulla base di quanto tu stesso hai inserito come riferimento, altri sono più avanzati e riescono a dare anche una nuvola di idee correlate con le indicazioni inserite, come Semrush che però ha la gran parte delle funzionalità attivabili a pagamento. In entrambi i casi, comunque, anche quelli più avanzati, questi strumenti sono un buon punto di partenza, ma da soli non bastano. Servono ricerche ed approfondimenti da parte del consulente per individuare gli ambiti ed i target della comunicazione.
Sulla base di quanto individuato con la ricerca si procede poi ad una implementazione dei contenuti, che consta di una parte più creativa, ovvero la redazione dell’articolo che deve essere comunque “interessante”, e una più tecnica, ovvero leggibile ed interpretabile per il motore di ricerca. Questa ultima parte è la più “meccanica”, ma va comunque fatta con precisione. Tra questi interventi tecnici ci sono, ad esempio, i tag e i meta dati.
Tag h1 e successivi
Tutti gli esperti SEO conoscono i celebri tag HTML. I tag Heading sono da tenere in grande considerazione, e sono in ordine di importanza: tag <h1>, tag < h2>, tag <h3>, e via dicendo.
Il tag <h1> è fondamentale e quasi sempre viene associato al titolo dell’articolo. Invece ai titoli dei paragrafi secondari vengono solitamente associati i tag successivi.
La keyword scelta come principale deve essere inserita nel tag <h1> e possibilmente nella prima frase del testo. Se non risulta possibile, puoi includerla almeno nel primo paragrafo.
Metadati
Per consentire una corretta indicizzazione della pagina web, è necessario “comunicare” attraverso dei metadati, informazioni direttamente inviate al motore di ricerca.
I principali metadati sono:
- Tag Title: si tratta di una informazione cui Google presta grande attenzione, è quindi importante inserire qui una o più keyword utili al tuo obiettivo.
- Meta tag description: qui bisogna includere informazioni utili sul testo e altre keywords strategiche, il tutto in circa 150 caratteri.
Se utilizzi WordPress, queste due importanti informazioni possono essere inserite tramite un plugin integrativo come Yoast SEO*.
C’è da sottolineare che questi 2 elementi sono solo la base dell’indicizzazione SEO. L’ottimizzazione SEO vera e propria passa per almeno 60 parametri combinabili tra loro a cui va dato maggiore o minore peso all’interno dei diversi contenuti media di un sito web, relativamente a target e strategia di visibilità. E non solo, sono parametri che cambiano con gli aggiornamenti dei motori di ricerca e delle piattaforme web. Per questo anche il contenuto “più ottimizzato del mondo” va “manutenuto”, con controlli ed aggiornamenti nel tempo. Insomma, il lavoro SEO su un sito non finisce mai.
Per approfondire i temi relativi al SEO Copywriting, continua a seguire il nostro blog sul Digital Marketing o visita la sezione specifica sui nostri servizi SEO!
*https://it.wordpress.org/plugins/wordpress-seo/