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Micro influencer marketing: come coinvolgere il tuo target

micro influencer marketing
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Che cosa si intende per micro – influencer marketing? Quanto è vantaggioso per un’azienda scegliere questa strategia per raggiungere il pubblico giusto?

Tra le tendenze del Digital Marketing del 2019 c’è l’ascesa incontrastata dell’ Influencer Marketing che negli ultimi anni si è evoluto sempre di più, diventando un servizio imprescindibile per gli addetti ai lavori.

Cos’è l’influencer marketing

L’influencer marketing si è fatto strada di fronte l’inadeguatezza di alcuni media e format pubblicitari tradizionali, sfruttando i vantaggi del web.

Se prima era la televisione il media per eccellenza per conquistare i consumatori, l’avvento dei millenial ha cambiato le carte in tavola.
L’ascesa dei social network Facebook, Youtube e Instagram per citare i più utilizzati, ha imposto alle aziende un mutamento di strategia.

Oggi per aumentare la propria popolarità, fidelizzare i vecchi clienti e conquistarne di nuovi, bisogna utilizzare più canali comunicativi.

Basta pensare che secondo una ricerca di Zenith il 2019 sarà l’anno del sorpasso del tempo passato su internet di quello passato davanti allo schermo di un televisore*.

Per un’azienda che vuole generare brand awareness, essere presenti in questi canali è ormai diventato fondamentale.

Qui entra in gioco una strategia di l’influencer marketing che se fatta in maniera corretta può dare importanti risultati.

Ai tempi delle nostre nonne c’era il semplice passaparola, se un prodotto te lo consigliava una conoscente perché lo aveva provato e ne aveva verificato l’efficacia allora si era propensi all’acquisto. Il passaparola funziona anche oggi, ma è diventato social.
E’ proprio nei social che sono “nati” gli opinion leader, blogger, youtubers, instagrammers che sono diventati dei personaggi influenti.

Gli influencer hanno trasformato le loro pagine social in luoghi di condivisione dei loro pensieri e delle loro opinioni, creando un’audience affezionata. I più abili hanno creato una community di fedelissimi per i quali sono dei veri e propri punti di riferimento per le decisioni di acquisto.

Influencer vs micro – influencer

Quando si parla di influencer il primo personaggio che viene in mente è Chiara Ferragni con i suoi 15 milioni 900 mila followers su Instagram. Il cachet della Ferragni per un post è di 12 mila dollari, come riporta Il Sole 24 Ore.
Il mondo degli influencer è variegato e non tutti hanno i numeri e il cachet della Ferragni. Si va dai personaggi famosi, ai giornalisti, dai blogger, agli insider, dagli chef, agli sportivi, dalla beauty addicted, alla mamma.

Quali sono però gli influencer migliori? Siamo sicuri che sono quelli con il numero maggiore di follower?

Ecco che entrano in scena i micro influencer che possono essere molto utili per le campagne di digital PR.
I micro influencer vantano dei numeri inferiori ma in realtà possono essere il giusto mezzo per raggiungere i settori di nicchia.

Per un brand ingaggiare vari micro influencer si traduce nella possibilità di narrare e raccontare il proprio marchio in maniera genuina attraverso testimonial reali e autorevoli.

Cosa fa un micro influencer

I micro influencer nella loro definizione sono simili agli influencer: individui che pubblicano nei loro social contenuti che vengono seguiti da un pubblico interessato.

La differenza è nei numeri di followers, un micro influencer si aggira tra i 3.000 e i 100.000 follower su Instagram. La differenza è notevole, non però in senso negativo.  Il micro influencer riesce a gestire personalmente la sua pagina, risponde ai commenti, intesse dei rapporti durevoli con i follower. Questo si traduce in maniera positiva in termini di engagement e trust.
Secondo Digiday il rapporto tra engagement e follower è inverso, gli account che ottengono un miglior coinvolgimento di pubblico sono quelli che curano meglio il rapporto con i loro fan.
I micro influencer amano quello che fanno e la passione è quello che traspare nei contenuti, ecco perché possono essere molto utili, sia per le piccole imprese ma anche per le grandi.

L’obbiettivo da raggiungere è la fiducia, perché i piccoli influencer, scelgono con cura i prodotti di cui parlano e lo fanno solo se li provano realmente, nella loro vita quotidiana.
I micro influencer raccontando i vantaggi di un determinato prodotto sono in grado di raggiungere i target desiderati nei momenti più rilevanti del customer journey.
Con il consumatore si instaura un feeling, una storia basata sulla fiducia, sulla stima ed il dialogo.

Quante volte vi è capitato di avere un amico che è un I-Phone Evangelist e mai e poi mai userebbe un altro smarthphone? Quando parla del suo I-Phone, ne parla come se fosse il Santo Graal!

I micro influencer diventano come degli “amici” e se un determinato prodotto lo ha provato lui/lei, lo provi anche tu perché ti fidi della sua valutazione.

Come scegliere un micro – influencer?

Non è un lavoro semplice perché ci sono tante variabili da tenere in considerazione. Vanno letti i valori dell’engagement, i tassi di conversione, il profilo della community i dati socio demografici, i temi su cui si confrontano e l’affinità con un determinato settore merceologico, ci sono molti fattori da valutare e tenere sotto controllo. Per raggiungere degli ottimi risultati bisogna affidarsi ad un’agenzia esperta del settore, in modo da impostare la giusta strategia di influencer marketing.

 

*https://www.zenithmedia.com/mobile-internet-to-reach-28-of-media-use-in-2020/


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