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I 7 formati banner Google Display più performanti

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Come si imposta una campagna Google Display? Quali sono i formati dei banner Google più performanti?

Il circuito Google per la digital adv offre risorse e strumenti per diverse tipologie di campagne. Tra le più utilizzate c’è sicuramente la Google Display. Annunci illustrati e adattabili che compaiono in siti web e applicazioni in diverse modalità e dimensioni.

Per capire l’utilità degli annunci Google Display, e perché sia fondamentale utilizzarli, basta partire da pochi e semplici dati. Il network di Google permette di raggiungere il 90% degli utenti di Internet nel mondo. Declinato sulla rete Display, questo si traduce nella possibilità di far comparire i propri banner su oltre 2 milioni di siti e più di 650.000 applicazioni*. Una copertura pressocché illimitata, che si traduce anche con un ottimo CTR, il click-through rate. Gli annunci display, infatti, catturano l’attenzione degli utenti acquisendo click e generando traffico.

Come inserire, allora, i banner Google Display nella strategia pubblicitaria? Quale obiettivo prefissarsi?

 

Dimensioni banner Google Ads

Prima di tutto bisogna sapersi orientare tra i vari formati e le dimensioni dei banner che Google Ads accetta. In generale, è bene ricordare sin da subito che ogni annuncio non dovrà pesare più di 150kB. In caso contrario la piattaforma impedirà il caricamento stesso del file, rendendo impossibile creare la campagna.

A questo punto bisogna distinguere tra due tipologie di campagne Display: gli annunci illustrati e la campagna adattabile. Per la prima sono possibili oltre 20 formati di banner ma non è necessario realizzarli tutti. Solo alcuni, infatti, sono davvero importanti, perché compaiono nella maniera più giusta e meno invasiva.

Formati dei banner Google per gli annunci illustrati

Gli annunci illustrati vengono creati dall’inserzionista che al contenuto visivo aggiunge il logo del brand, uno slogan e/o una call to action. Tutto questo in un’unica immagine, che con un solo colpo d’occhio deve riuscire a catturare l’attenzione dell’utente.

I formati dei banner Google Display più performanti e indispensabili per gli annunci illustrati sono: 300×250, 320×100, 320×50, 728×90, 300×600, 336×280, 160×600. I primi 3, in particolare, sono fondamentali perché appaiono sui dispositivi mobili. Poiché il traffico da mobile ha superato quello da desktop è evidente come puntare su annunci che si adattino perfettamente a smartphone e tablet sia la scelta più saggia. In particolare, il 320×100 e il 320×50 sono esclusivamente per smartphone.

Gli altri formati compaiono in vario modo nelle pagine di navigazione degli utenti sul web. In particolare, il 728×90 è chiamato leaderboard, è un rettangolo lungo che compare spesso nell’header del sito. La sua forma allungata lo rende poco invasivo e molto incisivo. Il 300×250 è il rettangolo desktop più utilizzato, perché rappresenta la misura adatta per catturare l’attenzione senza generare fastidio. Più grande, quindi potenzialmente più impattante ma anche fastidioso, è l’annuncio half page, il rettangolo 300×600. A proposito di banner rettangolari, il formato 336×280 viene definito “rettangolo grande”. La sua forma ne permette il posizionamento incorporato ai testi, oppure in fondo agli articoli. Queste posizioni consentono al banner di essere ben visibile: un incentivo al click da parte degli utenti.

L’ultimo formato è il “wide skyscraper”, letteralmente il “grattacielo largo”. Come facilmente intuibile dal nome, il banner 160×600 si sviluppa in verticale, e tende a posizionarsi vicino alle barre laterali dei siti web. Date le grandi dimensioni performa in maniera ottimale su dispositivi con lo schermo ampio, come pc e tablet.

Creare una campagna Google Display adattabile

Le campagne adattabili invece, sono una sorta di pubblicità scomposta che è poi Google a montare e gestire. In breve, l’inserzionista carica sulla piattaforma le immagini e il logo in maniera separata.

Le dimensioni devono essere: 1200×1200 e 1200×628 per il contenuto, 1200×1200 e 1200×300 per il logo, o scale delle stesse proporzioni. A parte vengono aggiunti titoli e descrizioni, che poi Google accoppierà in maniera automatizzata con il contenuto visivo. In questo modo ci saranno delle combinazioni sempre variabili che la piattaforma ottimizza con i suoi algoritmi. Si tratta di annunci reattivi e dinamici, che si adattano per dimensioni, aspetto e formato agli spazi disponibili. La loro caratteristica è quella di adeguarsi al tono e al layout dei siti web su cui vengono visualizzati.

È importante controllare periodicamente le versioni più efficaci, in modo da poter sfruttare maggiormente i titoli e le descrizioni più incisivi, andando a modificare quelli meno performanti.

L’efficacia della pubblicità su Google

Uno dei vantaggi delle campagne Google Display è che si tratta di contenuti dinamici, che animano in maniera sempre diversa siti web e pagine di visualizzazione. Spesso, infatti, al posto delle semplici immagini statiche è possibile utilizzare GIF e immagini animate, che comportano un maggior coinvolgimento. Da questo punto di vista, le campagne Google Display sono la versione online e digitale dei tradizionali cartelloni e manifesti pubblicitari.

Per quanto si tratti di contenuti dinamici, che Google alterna e fa comparire in pagine diverse e in formati diversi a seconda dell’andamento della campagna, bisogna cambiare regolarmente le creatività. Dal momento in cui un annuncio va online ha una sorta di ciclo di vita: più il tempo passa e meno diventa incisivo. Essendo stato visto molte volte, gli utenti lo percepiscono come vecchio, non più interessante. Non solo! Anche Google premia come best practice quella di un aggiornamento costante della campagna e delle creatività. Il monitoraggio delle attività pubblicitarie è importante tanto quanto la loro ideazione e creazione.

A questo si aggiunge l’effettiva efficacia degli annunci Display. Uno studio condotto nel 2019 riportato da PowerTraffik ha dimostrato come le aziende guadagnassero 3$ per ogni 1,6 dollari spesi in pubblicità. Un ritorno sull’investimento praticamente raddoppiato. Il ROI delle campagne Google Display è tra i più alti, soprattutto a livello indiretto. I banner, infatti, spesso non sono tanto utilizzati per un obiettivo di vendita o raccolta lead, quanto di brand awareness e trust. Sono ideali, insomma, per la considerazione del marchio e per la crescita di fiducia nei suoi prodotti, più che per la conversione. Riescono, però, a creare un ricordo positivo e a rimanere impressi nella mente degli utenti, tale che successivamente saranno incentivati all’effettiva conversione. Per questo gli annunci Display vanno inseriti in maniera complementare all’interno di un piano di web marketing più completo e diversificato.

 

*https://ads.google.com/home/campaigns/display-ads/


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