Come fare pubblicità su Facebook? Perché è indispensabile?
Fare pubblicità su Facebook è un’attività di digital marketing ormai indispensabile. Ma non per questo è un’operazione scontata o facile da realizzare.
Quali sono le regole da seguire e i consigli per creare inserzioni davvero vincenti? Ecco tutto quello che c’è da sapere per un Facebook advertising veramente efficace.
Come fare pubblicità su Facebook
Per cominciare bisogna subito segnalare che Facebook è un universo molto più ampio di un semplice social network.
Facendo pubblicità su Facebook si ha la possibilità di raggiungere tutto il circuito di proprietà di Mark Zuckerberg, che comprende anche Instagram, Messenger e WhatsApp. Questo significa un bacino d’utenza di enormi dimensioni e in continua espansione.
Ma bisogna stare attenti. Avere un grande pubblico non significa ipso facto avere visibilità e ottenere risultati immediati. La pubblicità su Facebook, come del resto ogni tipologia di comunicazione pubblicitaria online e offline, deve essere strategica e non improvvisata. Vediamo allora quali sono i principali aspetti da considerare.
Un po’ di dati e statistiche per cominciare
Una strategia di digital marketing non può prescindere dalle inserzioni su Facebook. Perché fare pubblicità su Facebook è indispensabile? Bastano alcuni dati per capire l’importanza di creare inserzioni su questo social network. Gli ultimi dati stimano 2,8 miliardi di utenti nel circuito di Zuckerberg a fine 2021, con oltre 1,8 attivi quotidianamente*. In particolare, In Italia, Facebook è il social più utilizzato con 37 milioni di utenti, secondo gli ultimi dati di TrustedShops.
Non bisogna lasciarsi ingannare dai numeri: un bacino d’utenza vasto non significa immediata visibilità o semplicità nella comunicazione. Questo contesto potrebbe risultare dispersivo, ed è per questo che è fondamentale targettizzare il proprio pubblico di riferimento. Da questo punto di vista Facebook copre tutte le fasce d’età e gli interessi, garantendo grandi campioni rappresentativi di potenziali clienti. Il grande vantaggio di Facebook è quello di comprendere tutte le età, con la fascia 30-35 in maggioranza, ma con utenti che variano dai 18 anni agli over 65.
Non solo presenza di utenti, ma anche frequenza nell’utilizzo e tempo trascorso sulla piattaforma. In media un utente spende quasi 60 minuti su Facebook, a cui poi si aggiungono le frazioni di tempo sugli altri social. Queste piattaforme sono il nuovo intrattenimento, il nuovo luogo dove incontrare potenziali clienti.
La Pagina Facebook
Il primo step per fare pubblicità su Facebook è la creazione della Pagina Facebook per la propria attività. Le inserzioni si riferiscono alle Pagine e non ai Profili personali. La Pagina di Facebook costituisce il punto di atterraggio e di riferimento della pubblicità, e per questo deve essere curata attentamente.
La Pagina Facebook va creata e impostata in maniera semplice e chiara. Vanno inserite tutte le informazioni di base dell’attività, come categoria, indirizzo e orari. È poi fondamentale lasciare i contatti e l’indirizzo web, in modo da creare una rete di collegamenti tra le varie interfacce online del proprio business.
Una volta creata la Pagina sarà possibile accedere al centro business e creare le inserzioni. Qui inizia la parte strategica, entusiasmante ma anche difficile. La regola è sempre la stessa: su Internet non si improvvisa nulla!
Sponsorizzazione Facebook: l’obiettivo
Quando si imposta una campagna di pubblicità online la prima cosa che viene richiesta è la scelta dell’obiettivo. A seconda del fine selezionato, infatti, la piattaforma utilizza delle strategie di bidding e di ottimizzazione che faranno performare le campagne in maniera diversa. Questo significa che la sponsorizzazione su Facebook deve essere inserita in un piano pubblicitario più ampio e completo, in cui la campagna social si inserisce in maniera coordinata e complementare.
Per impostazioni strategiche a livello aziendale è utile avere una consulenza qualificata sull’advertising online. La scelta dell’obiettivo dipende non solo dalle esigenze di marketing dell’attività, ma anche dal grado di presenza e visibilità sui social e più in generale su Internet. Per un’impresa in fase iniziale, per esempio, è importante farsi conoscere e raggiungere quante più persone possibili. In questo caso, gli obiettivi di notorietà del brand e copertura sono l’ideale. Allo stesso tempo può essere intelligente creare una campagna con obiettivo interazione, per due motivi. Da un lato si crea engagement con i contenuti della Pagina, mettendoli in evidenza e invitando gli utenti a commentare e interagire. Dall’altro è possibile incentivare gli utenti a mettere “mi piace” alla Pagina, creando una base di seguito fissa sempre più ampia.
Altri obiettivi frequenti delle sponsorizzazioni su Facebook sono quelli di traffico e conversione. Il primo serve a portare per l’appunto traffico sul proprio sito web. Magari c’è stato un restyling del brand, è in corso una promozione o c’è un codice sconto di cui poter usufruire: in questi casi l’obiettivo traffico è la scelta giusta.
Il secondo è l’obiettivo che si utilizza per far compiere agli utenti una determinata azione, solitamente un acquisto. È l’obiettivo più concreto ma anche quello finale, da scegliere dopo aver costruito una brand identity forte e aver accompagnato l’utente lungo tutto il customer journey.
Fare pubblicità su Facebook: target, posizionamento e creatività
Una volta selezionato l’obiettivo, le due operazioni successive saranno la scelta del target Facebook e la creazione dell’effettivo contenuto da pubblicizzare. Sulla piattaforma si tratta di operazioni cronologicamente successive ma vanno pensate in maniera unitaria in fase di pianificazione e strategia. L’obiettivo, infatti, sarà scelto anche sulla base del target che a sua volta influenzerà l’ideazione della creatività pubblicitaria.
Target Facebook: scegliere il pubblico
Per quanto riguarda il target, Facebook offre la possibilità di selezionare il proprio pubblico di riferimento secondo diversi parametri. Dalla zona geografica alla fascia d’età, passando per i vari interessi da includere o escludere. Questo permetterà di ottenere una targetizzazione abbastanza dettagliata, con una stima indicativa del pubblico potenziale visibile in anteprima durante la creazione della campagna. Ovviamente, più dettagliata sarà la selezione, meno ampio sarà il target potenziale.
Un pubblico troppo ristretto o troppo ampio potrebbe influire negativamente sulle performance delle campagne pubblicitarie.
Freddi o caldi? Tutti i target di Facebook ads
Il target va scelto in base all’obiettivo che si vuole raggiungere con l’advertising. Solitamente si distingue tra “pubblico freddo” o “broad”, e “pubblico caldo”.
Il primo si riferisce a un targeting generalizzato e non dettagliato, utile nelle fasi di branding e awareness per raggiungere più persone possibili. In questi casi si è nella parte iniziale del marketing funnel, quando l’obiettivo non è la conversione ma appunto la considerazione.
La seconda tipologia di pubblico, invece, è quella che si vuole raggiungere quando si è alla fine del funnel, dunque in fase di conversione. Si tratta di un target predisposto all’azione, che già conosce il brand o ha già manifestato interesse per i suoi prodotti e servizi.
Retargeting Facebook
La possibilità di scremare il pubblico per caratteristiche demografiche, interessi e comportamenti su Facebook, non è l’unica modalità per selezionare il proprio target pubblicitario. Facebook mette a disposizione la possibilità di creare specifiche tipologie di pubblico da salvare e riutilizzare nelle varie campagne pubblicitarie. Si tratta dei pubblici simili e dei pubblici personalizzati.
Pubblico simile su Facebook
Con pubblico simile si intende una tipologia di target che assomiglia ad un gruppo di utenti originale. In altre parole, si prende una sorgente di pubblico, per esempio coloro che hanno già interagito con la Pagina o hanno visitato il sito web dell’azienda, e si crea un bacino di utenza simile a questa sorgente.
I pubblici lookalike servono, quindi, per raggiungere persone potenzialmente interessate al proprio brand in quanto simili a coloro che hanno già manifestato un interesse. Si tratta di una tipologia di pubblico intermedia tra il freddo e il caldo: sono utenti che non conoscono ancora il brand ma che hanno comportamenti simili a coloro che lo conoscono, dunque è probabile che anche ad essi possano interessare i prodotti e i servizi proposti.
Pubblico Facebook personalizzato
Il pubblico personalizzato, invece, è un’opzione di targeting che consente di raggiungere utenti che hanno già interagito con il brand nei vari touch point presenti su Meta. In questo caso, però, non si va a creare un bacino di utenza simile a questi utenti ma ci si concentra in maniera verticale su di essi. Una volta scelta l’origine (i visitatori del sito, i follower di Instagram, coloro che hanno messo “mi piace” alla Pagina Facebook, coloro che hanno visualizzato un video, etc), si circoscrive il target alle persone che rientrano in questi determinati parametri (ad esempio, gli utenti che hanno interagito con un post della Pagina nell’ultimo anno).
Questa tipologia di pubblico è molto specifica e verticale, ideale per le attività di retargeting e remarketing, ovvero quando si vuole raggiungere in maniera distinta e peculiare un target che è già stato raggiunto in precedenza.
Il posizionamento: cos’è e a cosa serve
Con il termine posizionamento si intende il luogo virtuale in cui comparirà la campagna pubblicitaria. La scelta del posizionamento, dunque, incide sull’esperienza di visualizzazione che l’utente avrà dell’inserzione.
In questa fase le opzioni sono due: posizionamenti automatici, consigliata dalla piattaforma, e posizionamenti manuali.
Con i posizionamenti automatici sarà Meta a decidere dove, come e quando mostrare l’adv, sulla base dei suoi algoritmi di ottimizzazione. L’inserzione, quindi, potrà comparire nel feed di Facebook o di Instagram, tra i reels e le stories, ma anche nel Marketplace, nella sezione “esplora” o nell’audience network, l’insieme di siti e piattaforme affiliate a Meta. In questo caso sarà la piattaforma a ottimizzare l’inserzione, occupandosi anche dei vari formati di visualizzazione.
Con i posizionamenti manuali, invece, sarà l’inserzionista a scegliere in maniera manuale e precisa il luogo in cui far comparire le proprie creatività. Questa scelta può essere utile per tenere separati Instagram e Facebook, oppure quando si vuole puntare specificatamente su un particolare canale e formato, ad esempio le Instagram stories.
Creare inserzioni Facebook
Una volta impostato il target e il posizionamento rimane solo da inserire la creatività. È possibile utilizzare un’immagine singola, un carosello di immagini, un video, un contenuto già esistente sulla Pagina da mettere in evidenza. L’aspetto a cui prestare maggiore attenzione è l’incisività dell’inserzione, combinando strategicamente copy e contenuto visivo. Proprio la ratio tra testo e immagine era prima una condizione basilare per Facebook, che segnalava le inserzioni sproporzionate. Ora non esiste più una proporzione standard, ma l’equilibrio rimane comunque importante. Per creare un’inserzione davvero vincente è sempre consigliabile rivolgersi a dei professionisti che sappiano scegliere le parole e le immagini giuste per raccontare un prodotto o un servizio. Il primo impatto è quello che fa la differenza, tanto nel testo quanto nel contenuto visivo.
Il consiglio è quello di provare più creatività, dando sia alla piattaforma sia agli utenti più opzioni di advertising. In questo modo Meta ottimizzerà le inserzioni a seconda dei risultati, premiando le combinazioni più incisive, riducendo quindi gli sprechi di budget. Agli utenti, dall’altro lato, verrà proposto un advertising dinamico e più coinvolgente, un’esperienza personalizzata sulla base delle loro abitudini di fruizione della piattaforma.
Quanto costa sponsorizzare su Facebook?
Nel campo del digital marketing, la domanda che più spesso viene posta è: quanto costa fare pubblicità su Facebook? Come per tutte le domande relative al prezzo in pressocché tutti i settori, la risposta è: dipende!
Non può esistere, infatti, una risposta univoca in termini di costi. Il budget della pubblicità su Facebook va calibrato a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere, nonché della considerazione e della reputazione del brand, senza mai dimenticarsi della qualità delle creatività. Solo una visione d’insieme di tutti questi fattori permette una previsione chiara e attendibile, sebbene mai invariabile, dei costi pubblicitari. Questo significa che il budget andrà scelto e impostato di volta in volta in maniera specifica, andando poi a fare i dovuti aggiustamenti in corso d’opera.
In generale, le campagne di lead generation o conversione necessiteranno di un budget superiore rispetto a quelle di interazione o notorietà. Nel primo caso, infatti, l’obiettivo è spingere l’utente all’acquisto oppure a lasciare i propri dati per essere ricontattato con informazioni precise su un prodotto o un acquisto. Nella seconda ipotesi, invece, l’obiettivo sarà la copertura, raggiungere in maniera estesa quante più persone possibili per far conoscere il brand, per entrare in contatto con loro.
Come fare pubblicità su Facebook gratis?
Per sponsorizzazione i propri contenuti o mettere in evidenza prodotti e servizi senza un budget, è necessaria un’attività correlata all’advertising, parente stretta della pubblicità. Stiamo parlando del networking social per creare una community.
In altre parole, bisogna considerare Facebook come un luogo di incontro con gli utenti ideali per il nostro target di vendita o conversione, in cui interagire stabilendo un rapporto continuo e creando un dialogo aperto e vivace. Questo significa avere un piano editoriale strategico e dettagliato con contenuti diversificati in modo da proporre sempre qualcosa di nuovo e interessante agli utenti.
Non solo: bisogna invitare gli utenti all’azione, lasciarli commentare e poi rispondere sempre alle loro osservazioni. Per esempio, si può creare un contest o chiedere di scrivere la propria opinione su un argomento relativo al brand sotto ad un post dedicato.
È fondamentale essere costanti e avere un approccio smart, molto amichevole, tipico dei social, in modo che gli utenti identifichino il brand o l’azienda come una personalità con cui interagire.
Attenzione però: non bisogna dimenticarsi che in questi casi la visibilità sarà tutta e solo organica e dunque mediamente inferiore rispetto a un contenuto pubblicitario. Le piattaforme social sono sature di contenuti e gli algoritmi in continuo aggiornamento tendono a premiare la viralità e anche le sponsorizzazioni. Ecco perché un boost dato dall’attività pubblicitaria è sempre consigliato per aumentare la visibilità social.
In senso stretto, quindi, non è possibile fare pubblicità gratis su Facebook.
Nulla si improvvisa nell’implementazione di pubblicità su Facebook
Alla luce di quanto detto finora emerge con ancora più chiarezza quanto fare pubblicità su Facebook sia un’attività complessa e strategica. Le inserzioni devono essere preparate nel dettaglio e devono essere coerenti con il piano editoriale social, mantenendo lo stesso tone of voice e veicolando concetti coerenti. A dimostrare quanto la creazione di campagne pubblicitarie professionali su Facebook non sia un’operazione banale sono gli strumenti messi a disposizione da Facebook stesso.
Per aiutare i professionisti, infatti, Facebook ha creato la piattaforma Facebook for Business. Qui è possibile trovare consigli, aggiornamenti, spiegazioni e assistenza su tutto il mondo dell’advertising che riguarda l’universo Facebook.
Accanto ad essa, in maniera complementare, è nata la piattaforma Facebook Blueprint. Si tratta di un insieme di corsi e lezioni online gratuite che mostrano il funzionamento della pubblicità sulla piattaforma. Al termine di ogni lezione è possibile ottenere la certificazione Blueprint, che testimonia la propria competenza nella materia.
*https://www.oberlo.it/blog/statistiche-facebook