Black Friday 2024 e SEO per AI Shopping Assistant
Con l’avvicinarsi del Black Friday 2024, previsto per il 29 novembre, il consueto vortice di offerte e promozioni si intensifica, promettendo sconti imperdibili su una vasta gamma di prodotti e servizi. Tuttavia, l’abbondanza di proposte può facilmente sopraffare i consumatori, rendendo difficile distinguere le vere occasioni dalle semplici strategie di marketing.
In questo contesto, emergono due innovazioni tecnologiche destinate a rivoluzionare l’esperienza di acquisto: “Shop Like a Pro” di Perplexity e “Rufus” di Amazon. Questi assistenti virtuali basati sull’intelligenza artificiale mirano a semplificare il processo decisionale, offrendo consigli personalizzati e facilitando la navigazione tra le innumerevoli offerte disponibili.
Shop Like a Pro di Perplexity
Perplexity, noto per il suo motore di ricerca avanzato alimentato dall’IA, ha introdotto “Shop Like a Pro”, una funzione che consente agli utenti di cercare e acquistare prodotti direttamente attraverso la piattaforma. Questa innovazione offre un’esperienza di acquisto integrata, permettendo di confrontare prezzi, leggere recensioni e completare transazioni senza dover cambiare sito. Attualmente, “Shop Like a Pro” è disponibile per gli utenti Pro negli Stati Uniti, con l’intenzione di estendere il servizio a livello globale in futuro.
Rufus di Amazon
Amazon ha lanciato “Rufus”, un assistente virtuale basato sull’IA generativa, progettato per migliorare l’esperienza di acquisto su Amazon.it. Rufus è in grado di rispondere alle domande dei clienti, suggerire prodotti specifici, confrontare opzioni e fornire raccomandazioni personalizzate, facilitando la scoperta di nuovi articoli. Disponibile inizialmente nell’app di Amazon per alcuni clienti, Rufus sarà progressivamente esteso a tutti gli utenti in Italia nelle prossime settimane.
La sfida per Google e i comparatori di prezzi
Questi nuovi assistenti cambiano il modo di fare shopping e di fare ricerche per lo shopping. Google, ad esempio, potrebbe subire un duro colpo, considerando che molte ricerche di prodotti potrebbero spostarsi direttamente verso assistenti come Rufus e Perplexity. Ma non solo: i comparatori di prezzo come Trovaprezzi, Kelkoo, Idealo e altri potrebbero trovarsi in difficoltà. Il loro modello di business, basato sull’aggregazione delle offerte e sul traffico generato dalle ricerche di confronto, rischia di essere superato da assistenti capaci di fornire risposte immediate e complete, riducendo il bisogno di navigare su piattaforme esterne. Il rischio maggiore? Diventare obsoleti, a meno che non si evolvano integrando funzionalità di AI comparabili.
SEO e-commerce: nuove regole del gioco
L’avvento di assistenti virtuali come Rufus e “Shop Like a Pro” ridefinirà profondamente le strategie SEO per gli e-commerce. Non si tratterà più solo di posizionarsi in cima a una pagina di ricerca, ma di diventare una fonte privilegiata per le risposte delle AI. Questo richiede un cambio di mentalità: i dati forniti dagli e-commerce devono essere strutturati, completi e facili da interpretare, sia per le persone che per i sistemi di intelligenza artificiale.
Ottimizzazione delle schede prodotto
Le schede prodotto non saranno più solo un elemento di informazione per i clienti, ma la base per la “conversazione” tra il sito e l’assistente AI. Per questo motivo, è essenziale:
- Arricchire i dati strutturati con informazioni dettagliate come prezzo, disponibilità, dimensioni, colori e materiali. Elementi come schema.org possono essere utilizzati per standardizzare queste informazioni e renderle più accessibili.
- Migliorare la qualità delle immagini e dei video, garantendo descrizioni visive che completino quelle testuali.
- Includere recensioni degli utenti e valutazioni, che non solo aiutano a costruire fiducia, ma possono essere utilizzate dagli assistenti per formulare suggerimenti personalizzati.
Il ruolo delle FAQ
Le FAQ saranno un elemento chiave per migliorare il posizionamento e la rilevanza. Ogni e-commerce dovrebbe:
- Analizzare le domande più frequenti dei clienti per creare contenuti che rispondano in modo chiaro e completo.
- Utilizzare le FAQ per educare i consumatori, inserendo spiegazioni sui materiali, le differenze tra modelli, consigli sull’uso e altre informazioni pratiche.
- Aggiornare regolarmente le FAQ per garantire che siano sempre attuali e pertinenti.
Contenuti originali e approfonditi
Gli assistenti AI preferiranno contenuti che si distinguono per profondità e autenticità. Gli e-commerce dovranno:
- Investire in descrizioni di prodotto uniche, evitando il copia-incolla di descrizioni fornite dai produttori, che risultano generiche e penalizzanti.
- Produrre guide e articoli correlati, come tutorial, suggerimenti di utilizzo o confronti tra prodotti, che non solo attirano l’attenzione delle AI, ma rafforzano anche l’autorevolezza del sito.
- Adottare un punto di vista originale, utilizzando uno stile comunicativo che rispecchi il brand e attiri l’interesse degli utenti.
La nuova SEO è relazionale
Infine, non si tratta solo di fornire dati e contenuti, ma di farlo nel modo più “relazionale” possibile. Le AI cercano fonti affidabili, complete e che dimostrino attenzione ai dettagli. Gli e-commerce che riusciranno a stabilire un dialogo efficace con questi assistenti saranno i veri vincitori del nuovo panorama digitale.
Il futuro degli AI Shopping Assistant
Guardando oltre, gli AI shopping assistant non si limiteranno ad aggregare informazioni: in futuro, potranno contare su una conoscenza approfondita dei gusti degli utenti, sia espressi che inespressi. Questo apre uno scenario in cui il controllo di questi strumenti diventerà un’arma potentissima per influenzare il mercato. Le aziende che detengono queste AI avranno un potere senza precedenti nel modellare preferenze, creare trend e orientare le scelte dei consumatori, come del resto Google ha avuto fin qui. Una responsabilità che richiede trasparenza e regolamentazione per evitare derive manipolative e che, dal lato aziendale ci costringe a procedere da subito a pianificare un nuovo tipo di promozione e comunicazione. La tua azienda è pronta? Parliamone!