3+1 strumenti utili per la SEO
Essere visibili e intercettare le ricerche degli utenti: gli strumenti SEO sono la base per una strategia di ottimizzazione in grado di migliorare notorietà e visibilità del proprio sito.
Per capire l’importanza della SEO basta fare un semplice esperimento mettendosi nei panni dell’utente: una volta fatta una ricerca su Google, quali saranno i risultati che cliccherà per primi?
La risposta è quasi scontata: i primi che compariranno nella SERP! Ecco allora che posizionarsi ai vertici dei risultati di ricerca appare subito fondamentale per aumentare il traffico al proprio sito web.
Avere un sito, infatti, non significa ipso facto essere visibili online. Anzi, il più delle volte molti siti sono quasi invisibili agli utenti, proprio perché non compaiono mai nelle prime posizioni. Come fare, quindi, a migliorare il proprio posizionamento sul web?
La SEO è la risposta a questa domanda. L’ottimizzazione per motori di ricerca, è questa la traduzione dell’acronimo, è ciò che consente ai siti di comparire più o meno in alto sui motori di ricerca. I risultati che vengono restituiti a seguito di una query su Google, infatti, non sono casuali, ma dipendono da moltissimi fattori di ranking, che la SEO tiene in considerazione e ottimizza.
Per effettuare questa ottimizzazione sono necessari alcuni strumenti, che vanno saputi usare con competenza ed esperienza, da parte dei SEO Specialist.
Strumenti SEO per posizionare il sito ai vertici della SERP
Vediamo allora quali sono gli strumenti utili per la SEO grazie ai quali è possibile studiare una strategia di ottimizzazione vincente.
Seozoom
In Italia, uno degli strumenti più utilizzati a livello SEO è Seozoom. Più che un semplice tool si tratta di una suite completa in grado di offrire una panoramica dettagliata sullo stato di salute del proprio sito, nonché su quello dei competitors. Con Seozoom, infatti, è possibile valutare il posizionamento di un sito: il numero di keyword per le quali è posizionato e come, il volume di traffico che riceve mensilmente, la posizione nella SERP, il monitoraggio dei backlink, l’analisi delle singole pagine che compongono il sito.
Questi dati costituiscono insight di grande valore soprattutto in uno studio comparato con i competitors nonché per la ricerca di parole chiave strategiche. Seozoom mostra il livello di competitività delle keyword e fornisce le prime indicazioni su quali parole chiave puntare e ottimizzare.
Per restare sempre aggiornati e competitivi, Seozoom è il tool ideale.
Semrush
Un altro strumento apprezzato tra i SEO specialist è Semrush, che può essere utilizzato talvolta in maniera complementare a Seozoom. Le differenze tra i due tool sono sottili ma proprio per questo particolarmente importanti.
Mentre Seozoom è uno strumento Made in Italy che si concentra sul mercato italiano (anche se con l’ultima versione Seozoom, oltre al database in inglese, ha aggiunto, Francia, Spagna e Germania). Semrush offre una panoramica internazionale, permettendo di individuare i volumi di traffico e la competitività delle keyword anche fuori dall’Italia. È, dunque, perfetto per chi lavora nei mercati esteri. Una risorsa distintiva di Semrush è quella legata all’advertising. Oltre al posizionamento organico, infatti, questo tool permette di comprendere se i competitor stanno facendo Digital ADV.
Keyword planner di Google
Non si può parlare di strumenti SEO ed escludere il keyword planner di Google. D’altronde la SEO è l’ottimizzazione per i motori di ricerca e Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Quando si parla di posizionamento web, ottimizzazione, ranking si fa praticamente sempre riferimento a Google.
Ecco allora che Google mette a disposizione un tool in grado di comprendere i volumi di ricerca delle query e i valori delle chiavi di ricerca. Lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google, infatti, si divide in due sezioni: “individua nuove parole chiave” e “ottieni volume di ricerca e previsioni”. Il primo consente di studiare il volume di traffico di una parola chiave e suggerisce una serie di keyword correlate. Non solo: è anche possibile far partire la ricerca da un sito web, per capire come e per quali parole chiave sia posizionato. Un’ottima idea per studiare i competitors e ricavare insight strategici. Il secondo strumento mostra la tendenza trimestrale e annuale delle parole chiave, evidenziando anche la differenza di ricerche su dispositivi mobili.
Un aspetto molto interessante del keyword planner di Google è la possibilità di concentrare la ricerca in una data località: una funzione determinante per la local SEO.
Per poter usare il Keyword planner di Google bisogna avere un account Google ADS attivo.
Ubersuggest
Utilizzato soprattutto per il blogging e il copywriting SEO, Ubersuggest è uno strumento altamente intuitivo e facile da utilizzare per le attività SEO. Proprio la sua immediatezza costituisce il punto di forza rispetto agli altri tool, pur non essendo altrettanto dettagliato e specifico. Principalmente Ubersuggest è utilizzato per la ricerca di keyword: si analizza la parola chiave, la SERP ad essa relativa e tutte le query correlate. Il suo vero vantaggio competitivo rispetto agli altri tool, però, sta nel prezzo, perché si tratta di uno strumento molto più economico.
L’importanza dell’analisi SEO
Come tutti gli strumenti, anche i tools SEO vanno saputi utilizzare. Questo significa sapere cosa cercare e quali conclusioni trarre da ciò che si è trovato. Gli strumenti, infatti, restituiscono dei semplici dati: trasformarli in insight di valore sulla base dei quali costruire una strategia di ottimizzazione SEO è un lavoro complesso che richiede le competenze di diversi professionisti riuniti attorno ad un tavolo strategico.
Affidarsi a un’agenzia SEO per migliorare il posizionamento web del proprio sito, dunque, è molto importante per comparire nei primi posti dei risultati di ricerca. Comparendo nelle posizioni più alte, infatti, si intercetteranno molti più click e di qualità maggiore, andando a incontrare utenti veramente interessati.
Perché concentrarsi sulle parole chiave SEO
Un audit SEO completo, oltre a fotografare l’attuale stato del proprio sito e dunque la sua visibilità, si concentra anche sui competitors SEO. In altre parole, se condotto bene, l’audit SEO si propone come una sorta di analisi di mercato. Permette di individuare i punti di forza e di debolezza rispetto ai principali concorrenti online, sulla base dei quali studiare la miglior strategia da mettere in pratica.
Per esempio, sarà necessario capire quali tipi di parole chiave utilizzare nel proprio sito per migliorarne il posizionamento. L’analisi delle parole chiave, e in seguito il loro utilizzo strategico, è l’operazione che fa la differenza tra una consulenza SEO completa e un’analisi più superficiale.
Non basta, infatti, vedere quali siano le keyword più cercate e le query correlate: bisogna capire come intercettare quelle ricerche e dunque come posizionarsi per quelle strategiche parole chiave. Potrà essere necessario aprire un blog oppure intervenire a livello di ottimizzazione off page con campagne di link building: le strade possono essere molteplici, ma avranno sempre come punto di partenza un’analisi SEO dettagliata.